Descrizione
Con estrema cura coltiviamo la nostra verdura nei nostri terreni di Alba, Capitale delle Langhe e alle porte del Roero.
Il Bagnetto rosso viene infatti ottenuto dal mix di soli ingredienti rigorosamente freschi.
Il Bagnetto rosso è una tipica e tradizionale ricetta piemontese, detta “bagnet ross” o “bagnetto rosso” in italiano. Il nome deriva dal colore del pomodoro che si utilizza per la preparazione.
L’etimologia della parola ci fa risalire prima a bagna e poi a bagnare: è infatti consuetudine, mangiando il bollito “bagnare” la carne nelle varie salse a disposizione dei commensali.
Veniva tradizionalmente preparato a fine estate con le ultime verdure disponibili per poter essere degustato tradizionalmente in inverno.
Il sapore ed il profumo di questa salsa sul bollito è uno dei sapori più indimenticabili della cucina piemontese.
Si abbina egregiamente anche alle carni alla griglia e come ingrediente base sulle bruschette.
Informazioni elementari
Nome prodotto: Bagnetto rosso
Categoria: Abbinamento carni
Peso netto: 110 g.
Ingredienti: Pomodori, peperoni, cipolle, sedani, olio extra vergine di oliva, spezie.
Materia prima
Origine: Piemonte
Varietà: Peperoni (Capsicum L.)
Tipo di coltivazione: biologica certificata
Contesto climatico della raccolta: asciutto
Data della raccolta: giugno / settembre
Tipo di raccolta: manuale
Caratteristiche varietali
Il peperone fa parte del genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario delle Americhe.
Sembra che il nome “Capsicum” derivi da “capsa“, che significa scatola, e deve il nome alla particolare forma del frutto (una bacca) che ricorda proprio una scatola con dentro i semi.
Sembra che sia originario del Brasile. E’ arrivato in Europa intorno al 500 dopo la scoperta delle Americhe.
La pianta è un arbusto dal portamento eretto, e possiede foglie verdi lucide e lanceolate, che può presentare una peluria sul fusto e sulla parte inferiore delle foglie; ha fiori, bianchi, singoli, che compaiono all’ascella delle foglie, uno per nodo.
Viene normalmente consumato il frutto, una bacca cava e carnosa inizialmente verde, ma che a completa maturazione dei semi assume una colorazione gialla o rossa; nella polpa, nei semi tondi e schiacciati, ma anche nella placenta (la parte bianca all’interno) del frutto si trova la “capsicina”, un alcaloide che conferisce il caratteristico sapore piccante a questo ortaggio.
Il peperone è seminato in serra verso febbraio, mentre i frutti si possono raccogliere in estate e in autunno.
Curiosità
della stessa specie fanno parte i peperonici piccanti …
La sensazione di bruciore che percepiamo assaggiando i peperoncini piccanti, in realtà non esiste, nel senso che non si ha un aumento di temperatura nella nostra bocca.
La capsicina (un alcaloide che conferisce il caratteristico sapore piccante a questo ortaggio) interagisce semplicemente con alcuni termorecettori presenti nella bocca, nello stomaco, che mandano un segnale al cervello come se la nostra bocca o il nostro stomaco “bruciasse”.