Descrizione
Il migliore Rabarbaro, viene raccolto al punto giusto di maturazione.
Di questo vegetale viene utilizzato il fusto lavato.
Il migliore rabarbaro viene quindi trasformato con la sola aggiunta di zucchero di canna con il metodo detto “a cielo aperto”.
Il metodo di lavorazione a cielo aperto” è il classico metodo utilizzato sin dai tempi più antichi per la conservazione della frutta. La frutta infatti dopo essere stata attentamente pulita e lavata viene semplicemente cotta in pentola con la sola aggiunta dello zucchero di canna.
Otteniamo così un prodotto che esalta il sapore del frutto utilizzato e con le caratteristiche artigianali che solo le nostre mamme possono eguagliare.
Per la produzione di 100 grammi di confettura vengono utilizzati 165 grammi di rabarbaro fresco.
E’ ottimo l’abbinamento sul pane appena tostato, “imbiancato” con burro di alpeggio. Otteniamo una ricca e salutare colazione o merenda raffinata!
E’ eccezzionale se degustata con i formaggi!
Informazioni elementari
Nome prodotto: Composta di Rabarbaro
Categoria: Confetture extra
Peso netto: 345 g.
Ingredienti: Rabarbaro, zucchero di canna.
Materia prima
Origine: Piemonte
Varietà: Rabarbaro (Rheum species )
Contesto climatico della raccolta: asciutto
Data della raccolta: settembre/ottobre
Tipo di raccolta: manuale
Caratteristiche Varietali
La coltivazione della pianta del rabarbaro risalea 2700 anni avanti Cristo. I Greci, ne facevano grande uso per le sue virtù medicinali.
Il rabarbaro è un’erbacea perenne rustica coltivata.
Il rizoma di questa pianta, dal caratteristico sapore gradevolmente amaro, ha proprietà aromatiche e medicinali: stimola l’appetito e l’attività digestiva e, a dosi più elevate, esercita una funzione purgativa.
Il genere comprende diverse specie che possono sviluppare cespi alti da meno di un metro fino a circa tre metri.
Le foglie, di grandi dimensioni, sono in gran parte riunite in una rosetta basale, disposte con fillotassi alternata, con piccioli lunghi cilindrici e carnosi e lembo variabile da ovato-cordato a reniforme, semplice o palmato-lobato. Il margine è intero o dentato, più o meno ondulato.
I fiori sono bisessuali, riuniti in pannocchie terminali lungamente peduncolate che possono raggiungere alcuni decimetri di lunghezza. I singoli fiori hanno simmetria raggiata, con perigonio composto da sei tepali di colore bianco o giallastro. Stami in numero di 6 o 9. Ovario supero, contenente un solo ovulo.
Il frutto è una noce trigona con spigoli prolungati in un’ala membranosa.
Il Rabarbaro viene utilizzato sia incucina che in medicina come ingrediente essenziale per molti medicinali sin dai tempi più remoti.
Curiosità: Chi desidera dare riflessi color tiziano, cioè ramati, ai capelli senza ricorrere alle tinture, può provare a far macerare nel vino bianco alcuni pezzi di rabarbaro sia freschi che essiccati. Dopo una settimana di macerazione la lozione ottenuta, ben filtrata, andrà passata sui capelli alla fine di ogni lavaggio.
Processo produttivo
Tutto il processo produttivo è svolto manualmente secondo l’antica tradizione contadina della produzione casalinga. La frutta in copiosa quantità nella stagione estiva veniva trasformata in confettura per essere poi consumata in inverno.
Il metodo di lavorazione a cielo aperto” è il classico metodo utilizzato sin dai tempi più antichi per la conservazione della frutta. La frutta infatti dopo essere stata attentamente pulita e lavata virene semplicemente cotta in pentola con la sola aggiunta dello zucchero di canna.
Otteniamo così un prodotto che esalta il sapore del frutto utilizzato e con le caratteristiche artigianali che solo le nostre mamme possono eguagliare.