La storia
Da ormai molti anni siamo appassionati di produzione di miele e coccoliamo i nostri alveari per tutto l’anno.
Sin da epoche antichissime l’uomo ha utilizzato il miele come alimento e da questo ne ha tratto giovamento e benessere.
L’apicoltura era diffusa in Piemonte sin dal Medio Evo, per l’allevamento delle api venivano utilizzate arnie villiche di varia foggia, costruite in legno o in paglia.
Con il Rinascimento si registrò in tutta Europa una ripresa degli studi sulla biologia dell’ape, trascurati nei secoli precedenti, l’invenzione del microscopio diede un forte contributo alle conoscenze dell’insetto.
Nelle zone limitrofe ad Alba, immerse nei boschi, nascoste nella fitta vegetazione, in posti soleggiati ma selvaggi, esistono due piccole case che racchiudono un vecchio segreto. Queste costruzioni h
anno la caratteristica di essere fatte con grande attenzione e con molto buon gusto, tant’è che su di una si trova un affresco, una meridiana, sull’altra delle finestre ad oblò con fregi in mattoni da fare invidia alle moderne tecniche di costruzione, con stanze decorate e caminetti. In aperta campagna, entrambe di gran pregio e d’innegabile bellezza, queste costruzioni sono state realizzate da famiglie benestanti ed inserite in una proprietà di una certa importanza. Non si sa bene l’uso quotidiano che avevano queste costruzioni lontane dai centri abitati: è pensabile che fossero adibite a riporre degli attrezzi, a ricovero degli animali e per il riposo e il ristoro di chi lavorava in campagna; poco si sa sull’uso di queste case come difesa e protezione dei raccolti.
La particolarità che le rende uniche, in Piemonte e molto probabilmente in Italia, è l’uso apistico delle stesse. In pratica in queste case si è tentato, nella seconda metà dell’800, di allevare nei muri delle famiglie di api per la produzione del miele. In una di esse, in particolare, si è costruita una serie di nicchie sovrapposte tanto da formare un vero e proprio muro, atto ad ospitare ben 54 famiglie d’api.
Questo genere di allevamento nell’800 era riservato ad una sparuta schiera di naturalisti e di studiosi e si è sviluppato in un area naturalmente favorevole alla raccolte del miele.
C’è da augurarsi che questi piccoli gioielli che hanno scritto pagine di storia nella crescita e nella vita dell’uomo possano essere conservate e studiate onde tramandare ai posteri il valore della memoria.