… finalmente è arrivata la neve!
La neve è la benvenuta non solo nelle stazioni sciistiche ma anche e soprattutto in campagna.
Infatti le alte temperature delle settimane scorse, stavano già facendo “risvegliare” le piante con il rischio di compromettere il futuro raccolto. Infatti una prematura fioritura sottopone al richio di gelate primaverili i fiori delle piante, molto delicati, facendoli gelare e quindi rendendoli inadatti all’impollinazione e alla trasformazione in frutto.
Inoltre la neve al suolo crea il cosiddetto effetto albedo ovvero riflette in massima parte la radiazione solare incidente contrastandone così l’assorbimento da parte del terreno; questo fatto unito al calore di fusione assorbito dalla neve durante l’eventuale fusione favorisce un riscaldamento termico minore dello strato atmosferico a contatto con essa col risultato che zone coperte di neve si riscaldano molto meno e si raffreddano molto più velocemente di zone non coperte da essa.
In questo modo le culture sono protette dal rischio gelate, manna dal cielo, viste le previsioni che ci preannunciano freddi Siberiani questa settimana !
Ma cos’è la neve?
In metereologia è considerata una forma di precipitazione atmosferica nella forma di acqua ghiacciata cristallina che consiste in una moltitudine di minuscoli cristalli di ghiaccio tutti aventi di base una simmetria esagonale e spesso anche una geometria frattale, ma ognuno di tipo diverso e spesso aggregati tra loro in maniera casuale a formare fiocchi di neve.
Curiosità
… lo sapevate che, secondo il Guinness dei primati, il fiocco di neve più grande mai osservato e riferito ai media è stato di 38 cm di larghezza e 12 cm di spessore è caduto nel Montana nel gennaio 1887?